T'ai Chi Ch'uan
Le Arti Marziali Cinesi si dividono tradizionalmente in due grandi gruppi:
1) STILI ESTERNI (stile SHAOLIN) chiamati così per l’importanza che viene data ad una pratica assai vigorosa in cui si evidenziano le caratteristiche “esterne” di forza e velocità.
2) STILI INTERNI (T’AI CHI CH’ÜAN) chiamati così per l’importanza che viene attribuita in questi stili all’energia vitale interna”.
Questa suddivisione è però artificiosa perché la perfezione si raggiunge combinando opportunamente le caratteristiche interiori con quelle esteriori, la morbidezza con la durezza, la forza con la flessibilità.
T’ai Chi Ch’üan significa letteralmente Pugilato del Polo Supremo, cioè la Legge Fondamentale dell’Universo che presiede all’unione ed all’interazione dei due principi base: Yin (principi negativo, femminile...) e Yang (principio positivo, maschile).
Per secoli rimase segreto ed insegnato esclusivamente a pochi privilegiati. Oggi è considerato uno dei metodi migliori per mantenere la salute e diventare longevi.
È anche un’Arte Marziale che dà la possibilità di difendersi adeguatamente sfruttando a proprio vantaggio la forza dell’aggressore, e permette lo sviluppo del Chi, l’energia interiore. Per questo motivo può essere anche considerato una forma di meditazione dinamica.